Malformazioni mano

In che cosa consiste?

Le malformazioni della mano sono molteplici e di differenti gravità. E’ importante una visita con un chirurgo in età precoce. L’importante è sottoporsi a più di una visita specialistica e poi scegliere un chirurgo dopo aver fatto insieme un programma ben preciso. 

Per i genitori?

L’emotività di fronte ad un problema del proprio figlio spesso prende il sopravvento sul buon senso. Dopo l’impatto con la malformazione è importante che il genitore per primo la accetti. Solo così si avrà la possibilità di curare al meglio il proprio figlio soprattutto perché il problema cresce con il bambino, che sarà il più adattabile di tutti al problema. 

Quali sono le malformazioni più frequenti?

La sindattilia consiste nell’unione di due o tre dita tra di loro. Ciò che è importante definire è se l’unione tra le dita è solo della pelle o anche delle strutture ossee e tendinee. Inoltre attraverso un esame radiografico è importante stabilire se le singole falangi ossee delle dita sono tutte presenti o se alcune sono in comune tra due dita. La polidattilia consiste in una malformazione in cui le dita della mano possono essere in eccesso. La polidattilia può essere unicamente del pollice o di più dita lunghe.

 

E se manca un dito?

Nel caso di agenesia cioè assenza di un dito potrà essere valutata la ricostruzione soprattutto nel caso del pollice mediante un trapianto del dito del piede. In particolare viene trapiantata una porzione dell’alluce. Anche in questo caso l’intervento va effettuato nei primi anni di vita, altrimenti il cervello del bambino si abituerà a non usare il pollice e l’operazione sarà stata inutile.

 

Come si possono risolvere i problemi?

Il più delle volte è necessario operare. Nel caso della sindattilia i primi interventi debbono avvenire molto precocemente. La separazione delle dita avviene mediante una plastica della cute nello spazio interdigitale ed una attenta separazione delle ossa, dei tendini e dei nervi.

I bambini porteranno dei piccoli tutori nei primi giorni e verranno affidati ad una terapista della mano nel post operatorio che resterà in contatto con il chirurgo che lo ha operato. Mano a mano che il bambino cresce verranno se necessario programmati nuovi ritocchi all’intervento principale per modellare le dita stessa.

Nel caso della polidattilia importante è stabilire qual’è il dito accessorio e quale il principale. Per poter decidere quale dei due dovrà essere asportato. Inoltre bisognerà tener conto anche della posizione del dito stesso e di quale dito è più utile per l’uso della mano. Il programma chirurgico va iniziato precocemente (due/tre anni) e seguito nel tempo.